Mentre Gianni Pittella al Parlamento Europeo pronunciava uno dei pochi discorsi degni dell’emiciclo blu, una richiesta per non lasciare l’Europa in mano ai burocrati istituzionali e alle oscene considerazioni sul debito greco, in un discorso che volontariamente non citava la signoramerkel, nella sua casetta, o nel suo studiolo, la sua colleghina di partitino a Roma, … Continua a leggere